Vladimiro e Luca Lenardi raccontano su Meccanica Magazine l'esperienza di Atra e, in particolare, la partnership con Scheugenpflug, leader mondiale nel campo dei sistemi per il dosaggio di precisione di resine, di cui Atra è importatore esclusivo per l'Italia. (Di Luana Costa)

 

Da sempre impegnata nella ricerca e nella realizzazione di soluzioni innovative per la produzione industriale, Atra è una società che progetta e realizza sistemi per il dosaggio di precisione di resine mono e bi-componenti, in atmosfera ed in vuoto. Nel corso degli oltre trent’anni di attività ha realizzato macchine, applicazioni speciali e impianti in diversi settori industriali: dall’elettrodomestico all’elettronico, dall’elettromeccanico all’oftalmico fino all’automobilistico, operando in Italia e all’estero. «Mano a mano che la nostra azienda cresceva, abbiamo aggiunto nuovi servizi come l'assistenza alla progettazione dei processi produttivi, prove e campionature preliminari, ricerca sulla resa acustica dei prodotti e l'integrazione di tecnologie legate all'Industry 4.0.» spiega il ceo, Luca Lenardi, alla guida della società insieme al padre, il presidente Vladimiro Lenardi.

Quando e con quali principi nasce l’azienda?

Vladimiro Lenardi: «Atra nasce nel 1989. Inizialmente eravamo impegnati in particolare nella produzione di lenti organiche e nella relativa progettazione di macchine speciali. Con il passare del tempo abbiamo ampliato il nostro campo d’azione avvicinandoci alla resinatura di trasformatori, condensatori e altre applicazioni, soprattutto nel settore automotive. La qualità è stata sempre un elemento centrale del nostro lavoro. È stato per noi naturale continuare a trattare le resine, in ogni campo, con lo stesso livello di precisione a cui eravamo abituati per le lenti. Penso ad esempio al degassaggio, alla pulizia in tutti i passaggi produttivi, la polimerizzazione, tutti elementi necessari nella lavorazione delle lenti. Noi li abbiamo mantenuti nelle nostre lavorazioni successive e quest’attenzione si è rivelata uno degli elementi che ci ha consentito di collaborare ottimamente col nostro partner Scheugenpflug, azienda tedesca leader mondiale nel campo dei sistemi di resinatura di precisione, di cui siamo importatori esclusivi per l’Italia. È una partnership che continua da quasi venti anni».

Quali sono i principali servizi offerti da Atra?

Luca Lenardi: «Il nostro campo di specializzazione sono le tecnologie di dosaggio delle resine. In seguito, abbiamo sviluppato processi corollari, come il trattamento al plasma, i forni di polimerizzazione e l’automazione. Oggi collaboriamo con i clienti per definire processi ottimali secondo gli standard dell’Industry 4.0. Il nostro team di lavoro è composto da ingegneri meccanici, elettronici ed esperti di software, in modo da essere completamente flessibili rispetto alle richieste dei clienti. In tal senso, offriamo un pacchetto completo di servizi: dal supporto durante la fase di progettazione del prodotto alla scelta della resina e delle tecnologie applicative, attraverso la realizzazione di test e la produzione di campioni, fino alla consegna del sistema finale. Curiamo la personalizzazione dei prodotti Scheugenpflug e la loro distribuzione esclusiva in Italia e in mercati esteri come Svizzera, Slovenia, Croazia e Serbia».

In che modo l’azienda riesce a garantire soluzioni personalizzate in base alle esigenze dei clienti?

Vladimiro Lenardi: «A volte il cliente si limita a ordinare un quantitativo di pezzi, a indicare quale resina usare e si aspetta da noi una proposta. Noi tuttavia utilizziamo un approccio diverso. Quando ci interfacciamo con un cliente cerchiamo sempre di fornire consigli migliorativi. Si tratta di suggerimenti che consentono di inserire una tipologia di lavorazione per risolvere un problema specifico, e magari migliorare la resa complessiva del processo. È una crescita continua vissuta insieme ai clienti, facendo nostre le loro esigenze e mettendo a punto insieme il loro intero processo produttivo. Provenendo dal mondo dell’industrializzazione e della progettazione meccanica, è sempre stato naturale per me avere questa visione globale. Nel momento in cui si progetta una macchina, per me è normale ragionare su cosa succederà a monte e a valle della stessa. Questa attenzione complessiva al processo è sempre stata molto gradita dai nostri clienti, tant’è vero che con molti di loro abbiamo mantenuto collaborazioni decennali. C’è uno scambio di informazioni continuo, una vera e propria partnership sui loro progetti, che facciamo nostri fino al risultato finale. Inoltre, possiamo fornire la produzione di piccoli lotti in conto terzi. Questo significa che anche se l’acquisto della macchina viene rinviato, per qualunque motivo, o i tempi si dilatano per esigenze del cliente, noi possiamo ugualmente fornire una parte iniziale della produzione. Assorbiamo per così dire la fase di avvio, quella a volumi ridotti o in cui si stanno ancora affinando le procedure. Questo è un vantaggio che il cliente apprezza molto».

 


Box: L’Industry 4.0 è già realtà.

Fin dal 2015, abbiamo iniziato a sviluppare i nostri primi software per l’integrazione delle macchine nell’Industry 4.0. Siamo in grado di dare al cliente una soluzione integrata, un’intera isola di gestione del processo di resinatura. Tutti i nostri sistemi sono già connessi in cloud ad un server centrale che gestisce la comunicazione, gli aggiornamenti del software OTA (over-the-air), la raccolta dati e la gestione della manutenzione e delle attività di supporto tecnico.

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